Consultando il suo Bilancio di Sostenibilità, giunto quest’anno alla seconda edizione si evince come – sin dal principio della sua storia – NaturaSì abbia come obiettivo la salvaguardia della Terra e dei suoi abitanti, valorizzando un concetto di sostenibilità a tutto tondo, dalla ricerca sulle sementi all’impatto del cibo su agricoltura e persone; dal rispetto del lavoro dell’Uomo fino alla costituzione di una filiera trasparente fondata su valori condivisi. Un percorso giunto ora a compimento con un ulteriore fondamentale tassello: il riconoscimento dell’azienda – prima del retail bio in Italia – come “società benefit”, il cui profitto viene utilizzato anche come strumento di beneficio comune, generando effetti positivi verso l’ambiente, il sociale e l’economia.
Quando si parla di profitto ci troviamo di fronte a un tema spesso controverso, perché non è sempre facile trovare un equilibrio tra spinte di tipo puramente economico e valori quali consapevolezza, equità, integrità, impegno sociale. È ormai evidente, però, che il mercato non può più ignorare l’impatto che il sistema produttivo comporta sull’ambiente e sull’utilizzo delle risorse, ma anche sulle categorie più fragili. Chi conosce la storia di NaturaSì, sa anche quanto queste tematiche contraddistinguano da sempre la sua storia: non si stupirà, dunque, di fronte alla definizione di “società benefit”, riconoscimento formale che sancisce il ruolo dell’azienda come attività economica con impatto positivo sul bene comune, bilanciando l’interesse dei soci e quello della collettività.
All’interno del suo statuto, NaturaSì ha esplicitato le aree di impatto individuate come beneficio comune da perseguire: tra gli obiettivi previsti dallo statuto, che saranno oggetto di analisi e rendicontazioni nei report di sostenibilità che una società benefit costituita è tenuta a presentare ogni anno, possiamo individuare:
La creazione di un ecosistema sicuro, trasparente e solidale, dalla coltivazione in campo alla tavola, tramite un costante flusso informativo e di controllo, tanto a favore dei produttori quanto dei consumatori.
Il contributo per lo sviluppo e l’analisi della sostenibilità dell’ecosistema attraverso la ricerca e il trasferimento di conoscenza.
Il sostegno e la divulgazione delle ragioni di un’agricoltura consapevole e sostenibile, volta a preservare e migliorare la qualità e la sostenibilità di prodotti biologici e biodinamici a livello globale.
La promozione del consumo di prodotti biologici, favorendo una sana alimentazione e creando, così, un impatto positivo su persone e ambiente.
La promozione di una cultura della terra e di un’economia che contribuisca allo sviluppo dell’intera comunità sociale, creando le condizioni di un’equa e rispettosa relazione fra gli individui.
L’impegno per la costituzione di partnership finalizzate a promuovere la sostenibilità agricola e la sensibilità internazionale in merito.
La considerazione di prodotti, fornitori e sistemi secondo criteri coerenti con i principi della sostenibilità e dell’economia circolare a beneficio del Pianeta.
Il miglioramento dell’efficienza energetica e del consumo di risorse, al fine di una progressiva riduzione di emissioni di gas serra.
La promozione del rispetto dell’ambiente come principio fondamentale dell’agricoltura biologica e biodinamica lungo tutta la filiera.