Prestito obbligazionario remunerato in gift card

Investire sull’agricoltura è investire sulla vita del futuro

Oggi abbiamo facile accesso al cibo presente sugli scaffali dei negozi attraverso il semplice scambio in denaro; spesso non consideriamo che dietro all’alimento c’è un sistema distributivo, trasformativo e agricolo e che quest’ultimo è sempre più sofferente sul piano economico per il mancato riconoscimento di un giusto prezzo in particolare agli agricoltori e sempre più dipendente da costosi fertilizzanti chimici dato il contesto internazionale, sempre meno disponibili. Un sistema produttivo sofferente che ha provocato un pesante abbandono in particolare delle terre marginali e la perdita di una vera cultura agricola, sostituita da una tecnica agronomica che punta al massimo profitto e che ha come conseguenza la progressiva perdita della fertilità naturale del suolo.

La responsabilità verso la terra non spetta solo a chi la coltiva ma è compito di ognuno di noi, che beneficiamo dei suoi frutti, sostenere chi garantisce il cibo e la cura del suolo e cominciare a pensare oggi al cibo e all’ambiente di domani. Per questo prende il via l’emissione di obbligazioni remunerate in cibo.

I valori del progetto

Affinché oggi il cibo sia a nostra disposizione, qualcuno ha dovuto pensarci prima: i contadini, in particolare, ma anche i trasformatori hanno dovuto fare degli investimenti. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere consumatori, clienti e tutte le persone che lo desiderano chiedendo non solo di pagare un giusto prezzo al momento dell’acquisto ma anche di sostenere, attraverso lo strumento del prestito obbligazionario, l’agricoltura.

L’intento è creare consapevolezza sul fatto che la natura e il cibo hanno bisogno di tempo e quindi di investimenti che devono essere fatti anche anni prima per arrivare a maturare il giusto frutto.

Vorremmo coinvolgere consumatori e clienti perché il cibo è sempre il prodotto di una COMUNITÀ, nessuno di noi mangia solo il cibo che produce, ma ha bisogno di altri.

I progetti che sosteniamo

NaturaSì intende utilizzare la raccolta del prestito obbligazionario per sostenere il sistema agricolo biodinamico e biologico e progetti a esso collegati:

  • In primis per le aziende agricole a sostegno delle attività di campagna, al miglioramento delle strutture e delle attrezzature, all’acquisto di semi, piante e quanto serve.

  • Per le aziende biologiche di trasformazione, per l’implementazione e il miglioramento di sistemi produttivi.

  • Per la ricerca di tecniche e sementi adatte al biologico del futuro e la formazione di giovani che diventeranno i prossimi agricoltori biologici e biodinamici.

Bio Cantina Orsogna

Bio Cantina Orsogna è una realtà abruzzese, in provincia di Chieti, tra i maggiori produttori europei di vini biodinamici, già conosciuta nei nostri negozi per la linea Babalù. Una comunità di viticoltori che condividono l’idea che il vino sia il frutto dell’armonia tra il viticoltore e la natura circostante e che ciò sia possibile solo tutelando la biodiversità dell’ecosistema e la fertilità dei terreni.

Insieme a NaturaSì, la Cantina ha deciso di sviluppare una linea innovativa di prodotti fermentati, che mantengono le qualità organolettiche del vino, da sempre radicato nella tradizione e nella cultura enogastronomica italiana. Il prestito obbligazionario contribuisce alle spese del progetto di ricerca e produzione: un contributo che nasce da uno sguardo rivolto al futuro e alle nuove generazioni, all’interno di una visione più ampia di quello che vuole essere il prodotto biologico e biodinamico.

Azienda biologica Ortuso

Un’azienda agricola biologica di Valle Santa, nella periferia di Roma, nata nel 2017 dall'idea di due giovani fratelli, con una grande passione per un’agricoltura lenta e gentile, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

L’azienda conferisce ortaggi ai negozi NaturaSì di Roma e delle zone limitrofe e ha un piccolo punto vendita aziendale.

Il finanziamento proveniente dal prestito obbligazionario renderà possibili una serie di interventi nell’ottica di una maggior efficienza e produttività: la costruzione di un pozzo artesiano, l’acquisto di un furgone, di un trattore, l’ampliamento del punto vendita aziendale e del pollaio, oltre che a sopperire alla perdita di parte del raccolto autunnale dovuto a una virosi.