notizie

L’impegno sociale per NaturaSì 

Impegno-sociale-per-NaturaSi

Solidarietà, responsabilità e trasparenza sono valori etici imprescindibili: perché non può esistere sostenibilità ambientale senza sostenibilità sociale.

Un flusso di relazioni responsabili, virtuose, rivolte al futuro della Terra e degli esseri umani che la abitano: c’è questo alla radice del modello circolare su cui si fonda l’ecosistema di NaturaSì. Ecco perché abbiamo scelto di sostenere progetti a favore della Comunità e delle persone più fragili, attraverso la collaborazione con organizzazioni, fondazioni, cooperative e associazioni no profit del nostro Paese. Proprio la Comunità, infatti, è uno dei 12 ambiti in cui – all’interno del suo bilancio di sostenibilità – NaturaSì esprime il proprio impegno in materia di sostenibilità nella sua accezione più ampia, che comprende anche istanze di tipo sociale. Ne abbiamo parlato con Sara Lucchi, Renzo Vudafieri e Rita Tornieri del Gruppo di lavoro dedicato a Comunità e Impegno Sociale.

Perché un’azienda che vende prodotti dovrebbe occuparsi anche di iniziative sociali? 

Nella nostra Mission si legge: “Riteniamo che l’economia non debba essere solo fine a sé stessa ma debba contribuire a un sano sviluppo dell’intera comunità sociale, creando le condizioni di una rispettosa ed equa relazione tra gli individui e di una loro crescita individuale”. Crediamo, quindi, che un’attività economica non possa in alcun modo prescindere sia dall’impegno nei confronti della sostenibilità ambientale che da iniziative di carattere sociale, in un dialogo costante con il territorio circostante. Non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità sociale. 

Comunità è un termine molto ampio: quali sono le sue declinazioni per NaturaSì? 

Oltre alla costruzione del Progetto Rinascita, nato dall’esigenza di ricollocamento di colleghi con fragilità fisica ed emotiva in attività sociali del nostro ecosistema, abbiamo creato una rete denominata NaturAbile, della quale fanno parte imprese e cooperative sociali. Al suo interno, possiamo distinguere tre diversi ambiti: il Progetto Rete Sartorie Sociali, il Progetto Radici e il Comitato Impegno Sociale

Ci spiegate meglio questi tre progetti? Di cosa si occupano e come lavorano?

Attraverso OSO, brand di moda Green, Eco Friendly / Ecosostenibile & Etica, ideato e disegnato dai giovani, la Rete Sartorie Sociali garantisce un lavoro dignitoso a donne con vissuti di vulnerabilità/fragilità o vittime di violenza; lo fa grazie alla collaborazione della Fondazione Corte delle Madri di Bereguardo con l’impresa sociale Quid e le cooperative Made in Goel e Fatto@Scampia, Esserci, Rifò e altre sartorie sociali che stanno aderendo. Con Rifò in particolare sono stati recuperati 362 kg di tessuto jeans pari a circa 604 paia di pantaloni raccolti in 119 negozi NaturaSì. Secondo i dati di Legambiente, infatti, l’industria del tessile e dell’abbigliamento è la seconda attività industriale più inquinante, basti pensare che per produrre una t-shirt ci vogliono 3.900 litri d’acqua, pari al fabbisogno di acqua di una persona per ben 5 anni. Il Progetto Radici si occupa invece di formazione e inclusione di soggetti fragili e con disabilità – spesso ai margini del contesto lavorativo – all’interno delle realtà che fanno parte dell’ecosistema di NaturaSì: accogliamo 98 persone tra categorie protette e persone fragili. 

Si concretizza inoltre nel proporre ai nostri clienti prodotti provenienti da aziende agricole sociali. 

Il Comitato Impegno Sociale, infine, sostiene e crea ponti nel sociale con iniziative sul territorio. Ciò significa: 

  • Percorsi di formazione con specializzazioni nel settore del biologico/biodinamico

  • Percorsi di accompagnamento, in collaborazione con associazioni ed enti che si occupano di persone vulnerabili, per permettere loro di acquisire una professionalità lavorativa

  • Spesa sospesa e donazioni di generi alimentari ad associazioni che operano in situazioni di primo soccorso alimentare

  • Iniziative territoriali per raccolte fondi

  • Iniziative di crowdfunding sociale

Quali sono le attività messe in campo finora? 

Per quanto riguarda le donazioni di cibo, dalle associazioni attive sul territorio è emersa una situazione piuttosto critica in ambito sociale, che con la pandemia si è particolarmente acuita. 

Il Comitato Impegno Sociale si è attivato ottimizzando lo smaltimento della merce eccedente all’interno dei nostri magazzini, collaborando con 22 ONLUS attive sul territorio Nazionale, attraverso donazioni di prodotti, non più commercializzabili nei negozi, pari circa a 250.000 kg nel 2021. Quest’anno ha visto un incremento significativo delle donazioni (+ 60%) rispetto al 2020 e sono aumentate anche le associazioni coinvolte all’interno di 8 Regioni italiane. 

Significativa, per esempio, sul territorio di Roma la collaborazione con ACLI (circa 360 quintali di cibo donato da aprile a fine 2021) che ha conferito a NaturaSì il premio “Telaio Solidale”, un riconoscimento per aver collaborato, in piena emergenza sanitaria, a tessere una rete solidale nella città di Roma a favore dei più fragili, attraverso attività che hanno contribuito a sostenere le famiglie in difficoltà. 

Inoltre, 54 sono stati i punti vendita che hanno aderito alla Spesa Sospesa, che prevede donazioni da parte del consumatore. I dati ci raccontano di una particolare sensibilità che si è sviluppata durante la pandemia ma che, per non essere limitata a circostanze contingenti, necessita di un dialogo costante con le associazioni locali, come ci insegna l’esperienza di Milano, piazza particolarmente attiva grazie alla presenza importante del Mutuo Soccorso e di Fondazione Acra, che operano tramite volontari. Ciò, a riconferma dell’importanza di fare rete con le realtà presenti sul territorio. Sulla piazza di Roma abbiamo lavorato molto con INTERSOS, Associazione con la quale – in pochi mesi – siamo riusciti a costruire una rete di “protezione” a favore delle donne vulnerabili e sopravvissute a violenza di genere, dimostrazione chiara e visibile di “un altro mondo possibile”. 

Accanto alle donazioni alimentari, sempre grazie alla collaborazione con le ONLUS, è stato possibile attivare tirocini formativi per donne fragili all’interno del nostro ecosistema ovvero iniziative di divulgazione dedicate all’educazione alimentare, a nozioni su agricoltura biologica e biodinamica, alla lotta allo spreco e alla sartoria etica e inclusiva. 

Per quanto riguarda il Crowdfunding per Associazioni Benefiche, il primo anno di collaborazione con Produzioni dal Basso (prima piattaforma italiana di crowdfunding e innovazione sociale che supporta idee e progetti per la rigenerazione di territori e comunità) ha portato all’attivazione di 16 progetti, con l’appoggio di 2.194 sostenitori, che hanno consentito di raccogliere 115.250 euro. I fondi così raccolti dai privati cittadini sono stati integrati da NaturaSì in maniera da raggiungere gli obiettivi delle campagne e realizzare le proposte delle associazioni territoriali. 16 splendide iniziative che, spaziando dall’agricoltura, al riciclo, all’arte, hanno contribuito a sostenere gli aspetti sociali delle comunità in cui siamo ospiti. Tra queste anche la collaborazione con Fondazione Corte delle Madri e Mutuosoccorso APS (associazione promozione sociale) che ha portato all’acquisto di un food truck dedicato a fornire prima assistenza ai senza tetto.