Spazio bimbi || Rubrica a cura della Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia

I bambini hanno bisogno di fiabe

di Jacob Streit

"Le fiabe [...] nutrono in modo immediato come il latte, leggere e gradevoli, o come il miele, dolci e nutrienti, senza pesantezza terrestre." - I fratelli Grimm

Come disse lo storico della civiltà Herman Grimm, figlio di uno dei due celebri fratelli, nelle fiabe si può trovare il contenuto della grande storia universale: esse sono resti di una religiosità che ha origine nella preistoria e che comunicava in immagini esperienze dell’anima e dello spirito. [...]

La quasi totalità delle fiabe inizia con la descrizione di una situazione armonica, che viene poi distrutta. È l’età dell’oro, presto infranta da ostacoli, da uomini che commettono una colpa: avviene “la cacciata dal Paradiso” (non è la stessa esperienza che il bambino, crescendo, deve attraversare interiormente e, più tardi, esteriormente?).

Entrano allora nelle fiabe le maschere del male: bugia, cattiveria, orgoglio, vigliaccheria, ottusità, brama, avarizia... I personaggi delle fiabe vengono impigliati nell’errore e nelle miserie. L’oro va perduto. Sembra che il male e le tenebre abbiano il sopravvento.

Nel buio e nello smarrimento arrivano segni di un aiuto vicino e cresce l’attesa del grande cambiamento: appaiono i messaggeri del bene, del coraggio, del superamento, dell’altruismo e della dedizione. Inizia a brillare la speranza dell’attesa redenzione. La resurrezione dalla miseria si compie nella fiaba con l’arrivo del principe o di un altro vincitore, rappresentanti di tutte le forze buone dell’uomo. Questi soccorritori sono dotati di quelle che si possono definire virtù cristiane: umiltà, coraggio, amore, sincerità, dedizione e forza di sacrificio. [...]

La sequenza di scene qui abbozzata e la drammaticità della fiaba danno al bambino un impulso morale altissimo per la sua fantasia. Ogni atto di bontà ha la propria ricompensa e ogni cattiveria viene punita.

Quando il bambino sperimenta come il male possa sopraggiungere, quando la paura tocca nel profondo la sua anima, vive allora molto più intensamente l’immancabile vittoria della giustizia. Queste sono forze che formano il carattere! Lo riconobbero bene i fratelli Grimm:

Le favole vengono raccontate ai bambini affinché, in una luce pura e lieve, i primi pensieri e le prime forze del cuore si sveglino e crescano.

Come si raccontano le fiabe

Mamme preoccupate domandano spesso: le fiabe non possono generare nei bambini paure che li rendono ancora più inquieti? Si deve rispondere: sì e no!

Certamente le fiabe racchiudono anche paura e timori come frutti delle tenebre. Se chi narra li accentua troppo o addirittura li sfrutta [...] lascia indietro un problema irrisolto. Lo stesso avviene quando per ignoranza si minaccia il bambino piccolo con lo spauracchio dell’uomo nero.

Pedagoghi che intendono essere molto teneri affermano che nelle fiabe vi sono crudeltà che non andrebbero raccontate ai bambini: la strega viene bruciata, la regina cattiva deve ballare con le scarpe roventi, la pancia del lupo viene riempita di sassi, e così via. Se però si osserva più da vicino, ci si accorge che sono sempre creature delle tenebre a essere vinte e annientate. Trascinarle nel realistico sarebbe un completo fraintendimento della fiaba. Se le immagini restano tali, la distruzione del male non spaventa, è anzi un momento liberatorio per il bambino che, spesso, anche esteriormente, gioisce quando il male viene castigato. Tali esperienze rafforzano il carattere morale.

Si dovrebbe evitare assolutamente di dare alle fiabe un’atmosfera sensazionalistica, che va disapprovata anche per quanto riguarda certe illustrazioni e film fiabeschi per bambini. Le fiabe non dovrebbero neppure essere raccontate con leggerezza, solo per passatempo. Si noti il tono semplice e caldo che scorre nelle fiabe dei fratelli Grimm. [...]

Ascoltare fiabe dai dispositivi elettronici nasce da una mentalità “di cibo in pillola”. Manca il dialogo tra chi racconta e il bambino, che è sempre un ricco scambio fra anime. I bambini oggi possono ascoltare una favola anche dallo smartphone: pietre invece di pane. Genitori, non lasciatevi portar via la cosa più bella nella vita dei bambini! Fra i ricordi caldi e forti dei bambini divenuti adulti ci sarà anche questo: “i miei genitori mi hanno raccontato delle fiabe”.

L’articolo integrale è disponibile su Il Quadernone della via Clericetti, 2017, edito dalla Scuola Rudolf Steiner di Milano, Via Clericetti 45

Sito web: https://www.scuolasteinermilano.it/

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