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Agricoltura: oasi di vita, generatrice di equilibrio

Biodiversità in campo. La natura ci aiuta, anche a produrre il cibo.

Infatti, se praticate sapientemente secondo una logica di sostenibilità, possono creare quella diversificazione ambientale che garantisce un habitat essenziale per molte specie animali.
Quando parliamo di sostenibilità dobbiamo considerarla da diversi punti di vista: ambientale, ma anche economico e sociale. La sostenibilità ambientale determina l’equilibrio dell’ecosistema e ciò si traduce in servizi ecosistemici che ci permettono di migliorare l’aspetto sia sociale che economico. I miglioramenti ambientali si rendono spesso necessari in conseguenza di interventi umani che interrompono la naturale successione ecologica.
Per esempio, se nelle zone montane, dove il paesaggio è dominato da boschi, si smette di sfalciare un prato, nel giro di pochi anni la successione ecologica lo farà diventare un bosco, con la conseguente perdita di tutte le erbe tipiche dei prati fioriti, ma anche di insetti impollinatori e altre specie animali – come rettili, anfibi, uccelli e mammiferi tipici delle aree prative – che vivono nelle zone ecotonali tra il prato e il bosco.
Uomini e donne, dunque, devono lavorare per garantire la diversificazione ambientale, intervenendo sapientemente sulla gestione degli habitat; in tal senso agricoltura e allevamento possono avere un ruolo centrale nella conservazione delle biodiversità.
Dipende sempre da dove vogliamo arrivare, pianificando un obiettivo di conservazione e attuando strategie che garantiscano un successo a lungo termine.
Se l’inquinamento è sempre deleterio, la cementificazione, pur essendo un problema serio, può essere studiata in modo da minimizzarne gli effetti negativi sull’ecosistema: si possono creare per esempio ponti, sottopassi e case studiati per poter ospitare quelle specie che vivono negli edifici, come uccelli o pipistrelli.
L’uomo può diventare così una risorsa per l’intero Pianeta non solo limitando il suo impatto, ma anche creando le condizioni migliori per la conservazione della natura.
Anche se le scelte di gestione del territorio sembrano essere nelle mani della politica, ciò non significa che il singolo cittadino non possa fare alcunché: ciascuno può infatti contribuire a spostare l’ago della bilancia. Come?
Per esempio, aderendo a progetti di conservazione della biodiversità o addirittura attraverso le nostre scelte di acquisto: selezionare accuratamente il cibo che scegliamo di mangiare ci permette di fare la differenza e diventare custodi della vita.