Durante l’emergenza sanitaria molti di noi hanno sentito, e sentono tutt’ora, la mancanza della natura, come mai prima. Sì, la natura ci manca, e forse per la prima volta questa pandemia ci ha fatto immaginare un mondo che si esaurisce in quattro mura, senza il ronzio degli insetti, il profumo dell’erba né l’odore dei fiori: purtroppo, questo mondo potrebbe non essere così lontano. Un rapporto di sfruttamento intensivo dell’ambiente porta a squilibri che minacciano direttamente la sopravvivenza delle società umane. Serve più natura, e più natura sana, non solo nelle nostre città ma anche nei nostri campi. In una parte importante dei campi biodinamici e biologici sono presenti siepi, boschetti, stagni: più spazio per animali – a cominciare dagli insetti impollinatori - e alberi, più biodiversità nel suolo. Per questo, il 21 maggio 2020 abbiamo dato voce alla natura attraverso il webtalk “BIODIVERSITA’ IN CAMPO: La natura ci aiuta, anche a produrre il cibo. un webtalk sull'agricoltura dopo il COVID-19".
Intervengono Fausto Jori, Amministratore Delegato di EcorNaturaSì Fabio Dartora, Faunista, responsabile progetto biodiversità presso Azienda Agricola Biodinamica San Michele (VE) Antonio Tesini, Presidente della Cooperativa Ca’ Magre (VR) Lorenzo Ciccarese, Responsabile Conservazione specie e habitat, ISPRA Modera l’incontro Massimo Cirri, giornalista di Caterpillar - Radio2