Info e prenotazioni: 3427736730 www.artincirco.it
Può lo spettacolo dal vivo, un contagioso sorriso o un sussulto dell’animo, render(ci) più consapevoli del nostro stare sulla Terra? Questa una delle scommesse di ARTinCIRCO festival che giunge nel 2023 alla 6° edizione: non solo Circo Contemporaneo, ma anche una festa delle Arti con più di 45 spettacoli in programma e molti eventi collaterali, per ogni età, sotto il tendone allestito per l’occasione ad Ozzano dell’Emilia, nel parco del municipio antistante, nel bosco di Settefonti e nelle piazze di Castel S. Pietro Terme e Minerbio. Un’estate intera di incontro e condivisione, giochi creativi all’aperto, musica, racconti animati e la magia del gesto teatrale e circense, un uso gentile dei luoghi e delle risorse, uno sguardo sensibile al presente dello stare assieme e al futuro dei modi di vivere e con-vivere.
Manifestazione multiforme di respiro internazionale, quest’anno ospiterà artisti pluripremiati da Francia, Svizzera, Repubblica Ceca e Brasile; tra gli altri, andranno in scena: la più alta poesia del volto e dei gesti del clown (“Oh oh” - Baccala Clown, dal 27 aprile al 1° maggio); commistioni di canti e danze tradizionali e contemporanee intorno ai rituali operosi nell’ora più calda, essenza del popolo brasiliano e delle influenze indigene e africane (“Maiador” – Cia Delà Prakà, dal 5 al 7 Maggio); spettacoli di danza col fuoco sul far della notte, bolle di sapone (l’incanto dei più piccoli), comicità e giocoleria secondo la migliore tradizione dell’arte di strada; senza tralasciare la conferen-za-spettacolo sulla storia del Clown con il presti-gioso contributo di Raffaele De Ritis e Anna Stoll Knecht (Svizzera).
Tutto però inizia con una rassegna primaverile di pre-apertura nel contesto naturale del Bio-agritu-rismo Dulcamara (località Settefonti) ad omaggiare l’antica idea, dove tutto è cominciato nel 2016 con i primi coraggiosi spettacoli circensi immersi nella natura, piccola sfida sognante di un progetto agli albori, di un festival di là da venire: perché porta-re il pubblico in collina non è facile, è un atto di fiducia, verso se stessi e le infinite possibilità dei luoghi non noti, da esplorare; questo è lo spirito di ARTinCIRCO, condiviso nei valori e negli obiettivi dall’Ente Parco e dalla rete di associazioni del territorio “CalanchiAmo” che supportano l’evento.
È infatti nel parco naturale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa che il progetto culturale nasce, prende corpo e ciclicamente ritorna, nel più grande parco carsico dell’Emilia-Romagna sulle prime colline bolognesi. Ambiente simbolo di un sottile e labile equilibrio geologico – di affioramenti e doline, altopiani e val-li cieche – oltre che antropico, un tempo intaccato dalle attività estrattive, ed ora una delle principali emergenze naturalistiche protette della Regione. Per la loro natura solubile, i gessi sono attraversati da complessi sistemi in mutamento di acque sotterranee, con inghiottitoi e fratture, tanto che interi rivoli si inabissano per tornare alla luce dopo chilometri. Scenari di inaspettata bellezza, angoli all’apparenza inaccessibili che nascondono l’ingresso a grotte, aspre dorsali calanchive e lievi pendii argillosi che sfumano nella grande pianura, strutture cristalline dai riflessi argentei e madreperla, tali da ricordare distese lunari.
Non poteva essere che un paesaggio lirico così conformato a concedere la sorpresa del ritrovamento di un teatro naturale, una dolce conca-arena abbracciata da un fondale vegetale di alberi forse secolari lungo un sentiero di crinale di Settefonti: il genius loci perfetto per la nascita e messa in scena dello spettacolo itinerante e site-specific Bosco Sonoro, un viaggio-esperienza per una piccola comunità provvisoria di spettatori-camminatori. L’intento è semplice e l’aspirazione nostalgica: un invito all’ascolto del silenzio e dei molti rumori del parco, un passeggiare lento affidandosi al racconto di un narratore, con improvvise micro-drammaturgie a sorpresa per mano di bizzarri personaggi-fauni, che appaiono e scompaiono per eseguire performance musicali su strumenti inventati e di riciclo (tubofoni, cristallofoni, carillon di grandi dimensioni, hula-hop trasformati in corno francese, clave in sax). Bosco Sonoro è un rituale circense, per staccarsi dalla vita ordinaria e lasciar liberi i sensi e il pensiero, ma anche l’occasione per volgere attenzione e ricordarci che le foreste offrono sostentamento e riparo all’80% di tutte le specie terrestri, essenziali per il contrasto al cambiamento climatico e la protezione della biodiversità.
ARTinCirco festival 2023:
dal 23 aprile al 7 maggio, OZZANO DELL’EMILIA (BO)
dal 9 aprile al 14 maggio, DULCAMARA (loc. Settefonti)
12, 13, 14 maggio, BOSCO SONORO (loc. Settefonti)
3 e 4 giugno, CASTEL S. PIETRO T.
luglio e agosto, MINERBIO
Info e prenotazioni: 3427736730 www.artincirco.it
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