Quella di Ibrahim Abouleisch è molto più della storia di un uomo, è il racconto della genesi di una virtuosa realtà: Sekem. È la narrazione di come le ideologie di un singolo possano generare una potenza creatrice che supera tutte le difficoltà presenti sul cammino.
Abouleisch era un uomo colto che, dopo gli studi di chimica, farmacologia, filosofia e antroposofia compiuti in Austria, è tornato nella sua terra d’origine, l’Egitto, e ha dato vita ad un’impresa che sembrava essere impossibile: una fertile oasi produttiva e culturale, all’interno di un’area desertica. Nulla ha fermato la sua forza creativa: davanti alla scarsità idrica, è riuscito a creare campi, aiuole fiorite e terreni verdeggianti; davanti agli attacchi e alle minacce degli uomini, ha risposto creando forti associazioni di persone, tra consumatori, produttori e distributori. Ha costruito case, scuole, centri di formazione, sistemi di pensionamento e investimento, centri medici, aziende che impiegassero prodotti naturali e biodinamici. Tutto questo, in un territorio che prima del suo arrivo era impoverito e arido. La “Sfida di Sekem” racconta del trionfo di una filosofia virtuosa, del potere della cooperazione fra uomini e della forza della buona agricoltura.