Il 2024 sancisce in tutto il mondo i primi 100 anni di agricoltura biodinamica: in tanti paesi sono previsti festeggiamenti che coinvolgono comunità agricole, professionisti, ricercatori, consumatori.
Era infatti il 1924 quando alcuni agricoltori tedeschi – preoccupati dall’impoverimento dei terreni coltivati con l’ausilio della chimica di sintesi e dal peggioramento qualitativo degli alimenti così prodotti – invitarono Rudolf Steiner (1861-1925), a tenere un corso di agricoltura a Koberwitz, in Slesia (oggi parte della Polonia). Dal 7 al 16 giugno 1924, Steiner – affermato conferenziere, filosofo, teosofo e fondatore della Società Antroposofica – tenne otto conferenze dal titolo “Fondamenti spirituali per il progresso dell’agricoltura”, poi raccolte nel volume “Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell’agricoltura”: questa occasione è considerata il momento fondativo dell’agricoltura biodinamica. Subito dopo, il Circolo sperimentale dei contadini antroposofici si ritrovò a porre subito in atto le indicazioni di Steiner nella pratica agricola quotidiana, partendo dalla cura per la fertilità del suolo attraverso l’uso dei preparati biodinamici, fino alla costante osservazione dei comportamenti di piante, animali e terreno. Tre anni più tardi, nel 1927, nacque Demeter, cooperativa per la commercializzazione dei prodotti biodinamici, che deve il suo nome a Demetra, dea greca dell’agricoltura. Oggi Demeter è un’organizzazione internazionale (Biodynamic Federation-Demeter International) presente in più di 60 paesi, che riunisce circa 7.000 aziende agricole, per un totale di 250 mila ettari, articolata in oltre 20 organizzazioni nazionali, tra le quali Demeter Italia.
Nata nel 1986 con sede a Parma, Demeter Italia certifica le aziende biodinamiche italiane e svolge attività di promozione e diffusione dell’agricoltura biodinamica. Il requisito minimo per iniziare il processo di certificazione biodinamica è la certificazione biologica: i disciplinari Demeter, dunque, si aggiungono a quelli previsti per il settore biologico e stabiliscono regole e metodologie per la produzione vegetale, per l’allevamento e per i prodotti trasformati. Demeter Italia affida a un team di tecnici esperti le visite di controllo presso tutti i “licenziatari”: ciò significa che chi ha la licenza per usare il marchio riceve da una a tre ispezioni all’anno a seconda della “classe di rischio”, rispondente a precisi criteri stabiliti dai manuali operativi nazionali e internazionali a cui è assoggettato. Quando il tecnico arriva in un’azienda Demeter ha il compito di verificare che quanto è stabilito nel regolamento (standard) venga applicato nel minimo dettaglio: questo a tutela dell’attività stessa, dell’associazione e, soprattutto, del consumatore a cui deve essere garantita l’alta qualità espressa dal marchio. Oltre a gestire tutti i processi dell’attività di controllo, Demeter certifica i prodotti derivanti da produzioni agricole biodinamiche e relative trasformazioni. Questo implica seguire la tracciabilità del prodotto che, percorrendo una filiera chiusa dal campo fino alla vendita al consumatore, deve passare attraverso l’approvazione di ricette ed etichette prima dell’immissione sul mercato da parte dei distributori e dei retailer.
L’attenzione è oggi rivolta al continuo miglioramento dei servizi offerti alle aziende biodinamiche, non solo in termini di capacità di risposta e tempistiche, ma anche, per esempio, attraverso il rinnovamento del percorso di accesso per il conseguimento del marchio e la formazione continua di un comparto ispettivo sempre più professionalizzato e preparato a cogliere le complesse dinamiche degli organismi agricoli e delle attività di trasformazione di prodotti che devono essere sani, equilibrati e attenti alla salute di terra, piante, animali, esseri umani. Punto di forza per una crescita italiana è dato senz’altro dalle oltre 500 aziende agricole che coinvolgono tutte le nostre latitudini, con grandi differenze in termini di indirizzi produttivi e dimensioni, dal piccolo maso altoatesino che coltiva mele e uva, alla grande azienda siciliana in cui si coltivano grani e legumi, passando dalle meravigliose aziende viticole e da allevamenti di punta, fino alle realtà molto specializzate che producono ortaggi e frutta.
Sempre per quanto riguarda il settore primario, poi, va evidenziato il talento imprenditoriale che molte realtà hanno di trasformare direttamente i frutti della terra in eccezionali prodotti agroalimentari quali vino, latticini, carne, uova, olio, conserve, miele, passate, prodotti da forno, tisane, ecc. Molto spesso intervengono poi le grandissime capacità tecniche di oltre 500 operatori tra mulini, stabilimenti per la lavorazione di frutta, frantoi, cantine e piccoli distributori, nel dare ulteriore valore alle materie prime seguendo quanto previsto nei disciplinari. Si può così immaginare come i prodotti Demeter possano essere sempre più apprezzati anche nel nostro Paese.
L’associazione, inoltre, promuove l’agricoltura biodinamica attraverso la diffusione del marchio in occasioni quali fiere di settore, in Italia e all’estero (come Vinitaly e Biofach), dove allestisce stand collettivi a cui prendono parte i licenziatari interessati, ma anche attraverso eventi quali presentazioni di libri, convegni, giornate di porte aperte in aziende agricole, come l’AgriFestival NaturaSì. Lo scopo principale, infatti, è quello di tutelare gli agricoltori biodinamici ma anche di garantire al consumatore la massima affidabilità della qualità prodotta. Dopo oltre trent’anni di lavoro rivolto soprattutto al mondo agricolo e alla crescita della qualità biodinamica, l’attenzione oggi si rivolge così anche a un pubblico più ampio, nella convinzione che il mercato italiano possa diventare sempre più ricettivo nei confronti dei prodotti biodinamici Demeter.