Come la Linea Turanicum, frutto della scelta di una materia prima che rispetta proprio i principi fondamentali del progetto Seme Libero: semi che siano dunque liberi da monopoli economici e che siano liberamente reimpiegabili dagli agricoltori, oltre ad essere biologici. Per fare ciò, ci siamo rivolti alla tradizione agricola italiana, attraverso il recupero di antiche varietà che, per caratteristiche organolettiche e agronomiche, sono particolarmente indicate per la coltivazione con il metodo biologico e biodinamico. Siamo arrivati così al Triticum Turanicum…
Il Triticum turanicum trova le sue origini nelle odierne Turchia ed Iran, dalle quali si è diffuso fino a raggiungere il Mediterraneo Orientale e l’Italia, ma anche il Nord America. Grazie all’impegno condiviso dei nostri agronomi e dei nostri agricoltori, ricercando nel ricchissimo patrimonio di biodiversità coltivata italiana, è stato possibile recuperare antiche varietà tradizionalmente coltivate in alcune delle nostre regioni meridionali, che ci rendono indipendenti dall’industria sementiera internazionale. Si tratta di varietà tradizionalmente e liberamente coltivate dagli agricoltori italiani. Parliamo in particolare di una varietà caratterizzata da chicchi allungati a forma di banana, che si è evoluta negli ambienti italiani, adattandosi perfettamente alle condizioni nelle quali viene ancora oggi coltivata.
Il grano Khorasan, così chiamato perchè originariamente coltivato nella regione iraniana da cui prese il nome (Khorasan in persiano significa "dove origina il sole") è un cereale antico e botanicamente definito con il nome di Triticum Turanicum. Il suo chicco non è mai stato geneticamente modificata o ibridato.
La nostra scelta è stata chiara. Abbiamo infatti preferito
Ricercare varietà italiane di Triticum turanicum coltivate da agricoltori italiani di nostra fiducia e appartenenti al nostro ecosistema, da noi regolarmente supportati e monitorati,
Non sottostare a monopoli commerciali, dando invece la possibilità ai nostri agricoltori di replicare il seme di queste varietà come i loro predecessori hanno fatto per generazioni da tempi immemorabili.
Minor incidenza dei costi di trasporto, che si limita al solo territorio italiano
Minor impatto ambientale, perché il grano deve fare meno strada per raggiungerci
Nel 2020 NaturaSì ha lanciato la linea di spaghetti, penne, fusilli, gigli, orecchiette, sedani e gramigna realizzata con grano Triticum turgidum turanicum.
Le aziende agricole che nel 2020 hanno seminato per noi il grano T.t. turanicum sono:
In Toscana:
Tenuta di Vignale (Livorno
Tenuta San Carlo (Grosseto)
In Sicilia:
Sicily Bio Farm Società semplice agricola - Famiglia Pizzitola (Bisacquino Palermo)
Az. Agrilunetta ssa (Chiusa Sclafani - Palermo)
Az. Agr. Cancemi Michele (Caltanissetta)
Alla sottospecie Triticum turgidum appartengono le subspecie T. t. turanicum (di cui fanno parte le popolazioni da noi coltivate), T. t. turgidum, T. t. durum (grano duro), T. t. polonicum.
Vi è un’ampia scelta di grani antichi Triticum turanicum (tra cui ad esempio il Perciasacchi). Noi, con l’aiuto di agricoltori custodi siciliani, abbiamo lavorato soprattutto con il Perciasacchi in Sicilia.
NaturaSì, infatti, è impegnata nella ricerca di sementi adatte all’agricoltura biologica e biodinamica, che preservino in primis la biodiversità del territorio e siano riseminabili dagli agricoltori. Si tratta di un lavoro sul campo, frutto di un impegno concreto in ogni fase del processo produttivo, che trova piena realizzazione nei prodotti che si trovano sugli scaffali di NaturaSì con il marchio Seme Libero. La linea Turanicum deriva da una materia prima che rispetta i principi fondamentali del progetto Seme Libero: semi che siano liberamente reimpiegabili dagli agricoltori, oltre ad essere biologici.
Grazie all’impegno condiviso degli agricoltori e dei nostri agronomi, ricercando nel ricchissimo patrimonio di biodiversità coltivata italiana, è stato possibile recuperare antiche popolazioni di T.t turanicum tradizionalmente coltivate in Italia e che, per caratteristiche organolettiche e agronomiche, sono particolarmente indicate per la coltivazione con il metodo biologico e biodinamico. Abbiamo scelto di far coltivare queste popolazioni da agricoltori italiani appartenenti al nostro ecosistema, da noi regolarmente supportati e monitorati. Tutto questo ci permette un rapporto diretto con gli agricoltori oltre alla possibilità di avere materia prima italiana.
La trasformazione della specialità di grano Triticum turanicum NaturaSi viene effettuata all’interno del pastificio La Sovrana di Puglia, situato a Canosa. La confezione è riciclabile nella carta.