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Più consapevolezza contro lo spreco alimentare

Spreco-alimentare-febbraio

Combattere gli sprechi alimentari è un contributo alla portata di tutti per contrastare (anche) il cambiamento climatico e custodire il futuro delle nuove generazioni. 

Il 29 settembre è la Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari: introdotta ufficialmente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2019, rappresenta un’occasione in più per riflettere non solo sullo spreco di cibo, ma anche delle risorse necessarie per la sua coltivazione, produzione e lavorazione. Perché le mille facce dello spreco alimentare hanno a che vedere (anche) con il cambiamento climatico.

Il cambiamento climatico è l’altra faccia dello spreco alimentare. Quando parliamo di spreco alimentare, infatti, non abbiamo a che vedere solo con una problematica di carattere etico, legata alle disuguaglianze nella distribuzione delle risorse e dell’accesso al cibo, ma a una criticità che produce effetti a cascata: tra questi, appunto, il cambiamento climatico.

  • Gettare cibo, sprecare (anche) risorse

  • Gettare il cibo significa infatti anche sprecare le risorse utilizzate per la sua produzione.

I dati diffusi da Too Good To Go parlano chiaro:

  • Sono 2,5 i miliardi di tonnellate di cibo che, si stima, viene sprecato ogni anno nel mondo 

  • Il 40% della produzione mondiale di cibo viene sprecato (dati WWF) 

  • Il 10% delle emissioni di gas serra a livello globale può essere attribuito agli sprechi alimentari.

  • A livello globale, il costo dello spreco alimentare è di 1.200 miliardi di dollari ogni anno (FAO, 2021).

La lotta allo spreco è tra le principali soluzioni per contrastare la crisi climatica. Ciò significa che, contro il cambiamento climatico, tutti noi possiamo fare la differenza semplicemente riducendo gli sprechi nelle nostre case. Iniziando da quelli alimentari: per citare sempre i dati di Too Good To Go, infatti, il 53% degli sprechi alimentari, in Europa, avviene a livello domestico. Piccoli accorgimenti, dalla corretta conservazione degli alimenti fino a un’attenta lettura delle etichette, passando per una maggiore consapevolezza al momento di fare la spesa, sia per quanto riguarda i quantitativi da acquistare che gli standard estetici quando si parla di frutta e verdura, ci permettono di dare il nostro contributo attraverso le semplici azioni di ogni giorno, come fare la spesa e cucinare.

Spesso Buono Oltre

Una buona spesa inizia da una buona lista: verificare cos’abbiamo in frigorifero e nella dispensa, e cosa invece manca, ci permetterà di acquistare solo quello che è effettivamente necessario. Tenere sotto controllo la freschezza di frutta e verdura, ma anche la disposizione dei prodotti in frigorifero – in base alle loro caratteristiche – ci permette di migliorarne la conservazione. Un buon metodo può anche essere quello di ordinare i prodotti in base alla data di scadenza, così da dare priorità a quelli che scadono prima, evitando che vadano gettati.  A questo proposito, è bene anche distinguere tra la data di scadenza (da consumare entro) e il termine minimo di conservazione (da consumare preferibilmente entro): quest’ultimo, infatti, contraddistingue quei prodotti che – se ben conservati – sono buoni anche dopo la data indicata. È il caso, per esempio, dei prodotti contraddistinti dalla dicitura Spesso Buono Oltre, nata dalla collaborazione con Too Good To Go proprio per ribadire l’importanza di un’attenta lettura delle etichette. Presente su oltre 150 prodotti a marchio NaturaSì e Sì Essenziali - dal riso alla pasta, dai succhi alle farine passando per legumi e composte - è un invito a osservarli, annusarli e assaggiarli prima di gettarli.

La lotta allo spreco inizia da noi

La cucina, nelle sue molteplici sfaccettature, ci permette di reinventare i cosiddetti scarti… che molto spesso non sono da scartare. Riutilizzare le parti generalmente considerate meno nobili di frutta e verdura, utilizzare gli avanzi rimasti in frigorifero o nella dispensa, ci permetterà di sperimentare una cucina creativa, gustosa e sostenibile. Ma sono tanti gli accorgimenti che possiamo mettere in atto nella nostra vita di ogni giorno: buone pratiche quotidiane alla portata di tutti. Qualche esempio?

  • Verifichiamo i prodotti presente in frigo e in dispensa e scriviamo una lista della spesa: eviteremo di comprare più del necessario. 

  • Creiamo ricette di recupero utilizzando prodotti in scadenza e con le parti di frutta e verdura che andrebbero sprecate, come il ciuffo delle carote o la buccia della zucca. 

  • Rispettiamo la stagionalità di frutta e verdura, scegliendola anche se non rispetta gli standard estetici, e contribuiamo alla salvaguardia della biodiversità di ciascun territorio.

  • Scegliamo prodotti da agricoltura biologica e biodinamica che contribuiscono alla riduzione delle emissioni e dell’impatto su suolo, acqua e clima.

Le Surprise Bag

Tra le iniziative di NaturaSì in collaborazione con Too Good To Go che potete trovare nei negozi NaturaSì aderenti anche la vendita di Surprise Bag: box a sorpresa che contengono prodotti vicini  alla scadenza, ma ancora troppo buoni per essere buttati. Dall’inizio del 2023 sono state le 35.450 salvate nei 161 store che aderiscono il progetto.

Bibliografia

40% di tutta la produzione mondiale di cibo viene sprecata “Global food losses and waste”, FAO, 2011

53% di tutti gli sprechi alimentari in Europa si verifica a livello domestico “Estimates of European food waste levels”, EU Fusions, 2016

10% delle emissioni di gas effetto serra a livello globale può essere attribuito agli sprechi alimentari “Driven to waste”, WWF, 2021

2,5 miliardi di tonnellate è il peso stimato degli sprechi alimentari nel mondo contro il cambiamento climatico tutti possiamo fare la differenza. “Driven to waste”, WWF, 2021