Ne è l’erede, oggi, Massimiliana Spinola che ha guidato l’azienda agricola attraverso la conversione alla biodinamica: nei 18 ettari di vigneto che circondano la cantina vengono utilizzati preparati biodinamici e macerati di piante, e adottate pratiche come il sovescio e il cumulo biodinamico, mettendo sempre al centro la qualità del suolo e l’equilibrio della pianta.
Si ottengono così vini bianchi e rossi, biologici e biodinamici, vegan e in alcuni casi anche senza solfiti, che si contraddistinguono per armonia ed eleganza, capaci di esprimere al meglio le caratteristiche di questo territorio, nel pieno rispetto della vita e dell’ambiente circostante pratiche.