Frutta e verdura di stagione

Cavolo cappuccio

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Una storia tutta europea per il cavolo cappuccio, apprezzato sia nel bacino del mediterraneo che nei paesi più nordici, dove viene consumato fermentato e trasformato nei popolarissimi “crauti”. 

Il cavolo cappuccio fa parte dell'affollata famiglia delle Brassicacee, sottospecie Brassica Oleracea L., la stessa di cavolfiore, broccolo, cavolo nero, cavoletti di Bruxelles e tanti altri. Ha grandi foglie liscie e levigate, che racchiudono un nucleo, la cosiddetta testa, costituito dalle foglie più giovani e, in genere, più chiare. Somiglia al cavolo verza, da cui però differisce proprio per la consistenza delle foglie, più porose e ruvide in quest'ultimo. Il cavolo cappuccio che trovi in assortimento nel nostro reparto ortofrutta provengono dal nostro ecosistema agricolo Le Terre di Ecor

Origine

Pare sia un ortaggio già noto in età greco romana, anche per i benefici che gli attribuiva la medicina del tempo. Probabilmente, nella sua diffusione ha giocato a sua favore la sua caratteristica di coltura piuttosto resistente, ovvero la possibilità di conservarlo anche fermentato trasformandolo nei cosiddetti "crauti". Sembra dunque che si tratti di un ortaggio del Vecchio Continente, che oltre alla diffusione in area mediterranea era particolarmente apprezzato nel Nord Europa finché, grazie a un esploratore francese, non partì alla volta del Canada, facendosi così conoscere anche oltreoceano. 

Stagionalità

Con gli altri membri della sua famiglia, il cavolo cappuccio condivide l'appartenenza agli ortaggi tipici del periodo invernale, robusti tanto da resistere alle temperature rigide di questa stagione. Tuttavia, oltre alla varietà invernale - classificata in realtà come tardiva - ne esistono addirittura di precoci, disponibili già in primavera, come ad esempio l'Export e il Cuore di Bue, e di estivo-autunnali, come il Mercato di Copenaghen, che si raccolgono al termine dell'estate. In base al diverso periodo di raccolta, si modificherà di conseguenza anche il periodo di semina di questo ortaggio. 

Varietà

Oltre alla distinzione in base al periodo di crescita e raccolta, possiamo classificare il cavolo cappuccio anche per il colore delle sue foglie e per la loro forma. Oltre alla classica varietà a foglia verde, che va via via schiarendo mano a mano che si arriva al nucleo centrale di foglie compatte e croccanti, esiste anche il cavolo cappuccio rosso, caratterizzato da foglie di un intenso colore rosso-violaceo. Se guardiamo alla forma, invece, alla classica fisionomia globosa, di dimensioni considerevoli, cui siamo abituati, si alternano varietà piuttosto piccole, e dalla forma più appuntita. 

Consigli

Al momento dell'acquisto, potete scegliere il cavolo cappuccio selezionando quelli più compatti, con le foglie ben chiuse, prestando attenzione al colore: verde brillante oppure rosso tendente al viola, a seconda della varietà. Particolarmente utilizzato nella cucina Altoatesina e in quella del Nord Europa, il cavolo cappuccio è un ortaggio assai versatile. A crudo è ottimo tagliato sottile, in insalata, ma molteplici sono gli utilizzi nella variante cotta: in umido, in padella, stufato, come condimento per pasta e riso, per vellutate e zuppe. Con le sue foglie, si possono preparare degli involtini. 

Scopri come usare il cavolo cappuccio in cucina