Tra gli ortaggi più comuni, vi è certamente la carota, una radice generalmente di colore arancione largamente coltivata in tutto il mondo. Appartiene alla famiglia delle Apiaceae, conosciuta anche come famiglia delle Ombrellifere per la tipica infiorescenza a ombrello, la stessa di finocchi e sedano, ma anche di prezzemolo e cumino. Nota in particolare per la sua dolcezza e per la sua croccantezza, che la rendono perfetta per il suo utilizzo a crudo, è un ortaggio assai versatile. Le carote bio che trovi in assortimento nel nostro reparto ortofrutta provengono dal nostro ecosistema agricolo Le Terre di Ecor.
Pare che per rintracciare l'origine delle carota ci si debba spostare in Oriente, all'incirca nella zona corrispondente all'attuale Afghanistan: la prima carota sembra fosse viola e che solo attorno al Settecento si sia diffusa nella sua variante arancione, nella quale è oggi più comunemente conosciuta. Già nota a Greci e Romani, che la utilizzavano come pianta officinale, in seguito, e per lungo tempo, è stata impiegata esclusivamente per l'alimentazione animale, finché non se ne sono scoperte le molteplici caratteristiche la rendono importante nell'alimentazione dell'uomo, grazie anche alla sua versatilità in cucina.
Anche se siamo abituati a vederle tutto l'anno, perché hanno un'elevata conservabilità, forse in pochi sanno che le carote vengono seminate in primavera e raccolto nel periodo estivo. Probabilmente non è un caso, trattandosi di un ortaggio amico della tintarella tanto amata nella stagione. A parte questo, è anche un alimento perfetto da consumare crudo, come fresco snack spezzafame nelle assolate giornate estive e, perché no, in pinzimonio, come croccante aperitivo in terrazza con gli amici. Infine, si presta perfettamente alla preparazione di estratti e succhi ideali per rinfrescarsi in questa stagione.
A seconda della forma e della lunghezza della radice - corta, media o lunga - e per il periodo di raccolta - precoce o tardiva - si distinguono diverse varietà di carote. A mutare può essere anche il loro colore: anche se le carote più comuni sono di colore arancione, ne esistono di viola, nere e gialle. Addirittura, ne esiste una variopinta: la carota di Polignano, che dà frutti che virano dal giallo all'arancione fino al viola scuro. Oltre alle varietà coltivate, ci sono poi le varietà selvatiche, considerate addirittura delle piante infestanti, che danno delle carotine più piccole e dal gusto amarognolo.
La carota si conserva bene in frigorifero, avvolta nella carta assorbente che la terrà al riparo dall'umidità, preservandone la croccantezza. Perfetta a crudo, con sedano e cipolla è alla base del soffritto; può essere lessata, cotta al vapore o in forno; si sposa perfettamente con spezie, erbe aromatiche e altri ortaggi per zuppe e vellutate. Ma forse in pochi sanno che della carota si possono utilizzare anche i ciuffetti di foglie presenti sulla sua sommità: ripassate in padella, come una verdura a foglia verde, aggiunte alla frittata oppure utilizzate come pesto per condire la pasta.