“Too Good to go è una soluzione semplice ed immediata per salvare del cibo. Mette in contatto esercizi commerciali che a fine giornata hanno del cibo fresco invenduto, che altrimenti andrebbe sprecato, con consumatori che vanno a ritirarlo in una Magic Box, un sacchetto che contiene del cibo invenduto ma ancora fresco. Quando gettiamo del cibo bisogna pensare che non gettiamo solo gli alimenti che non consumiamo, ma anche tutte le risorse utilizzate per produrlo”.
“La cosa che mi è piaciuta di più, quando ho iniziato a lavorare in Too Good To Go, è stata quella di mettere insieme due cose. Da un lato la mia esperienza commerciale maturata in aziende tecnologiche, dall'altro l’interesse che nutro da sempre per la sostenibilità. Ed è bello ogni mattina svegliarsi e vedere che le due cose non vanno in due direzioni diverse, ma nella stessa direzione”.
“Ho 33 anni e sono vegetariano dalla nascita, nel senso che vengo da una famiglia totalmente vegetariana, molto attenta all'alimentazione, allo stile di vita e anche agli sprechi. Non solo sento di appartenere alla gente che ci crede, ma sono anche figlio di gente che ci crede e che ci ha creduto in tempi non sospetti. Dalla mia famiglia d’origine ho ereditato questa cultura, questo stile di vita, che non si basa soltanto sulla lotta allo spreco alimentare, ma su un concetto molto più ampio di sostenibilità”.
“A casa, con mia moglie, cerchiamo di fare un uso strategico della dispensa e del frigorifero. Tendiamo a posizionare i prodotti a più alta deperibilità o prossimi alla scadenza più visibili e più vicini, in modo che quando apriamo il frigo o la dispensa sappiamo quali sono i prodotti da consumare per primi”.
Se senti di far parte anche tu della “gente che ci crede” e vuoi raccontarci la tua storia, o segnalarci quella di qualcuno che conosci, scrivici a podcast@naturasi.it . Il tuo racconto potrebbe entrare in uno dei prossimi episodi!